Ste­ro­ide Wiki­pe­dia

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Ste­ro­ide Wiki­pe­dia

Jones et al. ha dimostra­to che in un model­lo di rat­to di desa­me­ta­so­ne e atro­fia mus­co­la­re ind­ot­ta da cas­tra­zio­ne, sia il tes­to­ste­ro­ne che S‑23, un SARM, han­no ridot­to l’atrofia mus­co­la­re. I rat­ti sono sta­ti divi­si in quat­tro grup­pi e sono sta­ti dati sia vei­co­lo, desa­me­ta­so­ne da solo (Dex) per indur­re l’atrofia mus­co­la­re, sia desa­me­ta­so­ne più tes­to­ste­ro­ne o S‑23. Sia il tes­to­ste­ro­ne che il trat­ta­men­to con S‑23 nel model­lo Dex han­no bloc­ca­to la defos­fo­ri­la­zio­ne e quin­di l’inattivazione del­le pro­te­ine ​​nella cas­ca­ta del­la chi­na­si PI3 / Akt. Ques­te vie di segnalazio­ne sono coin­vol­te nella cre­sci­ta cel­lu­la­re e nella sin­te­si prot­e­i­ca e upre­go­la­no la pro­du­zi­o­ne di tar­get a val­le tra cui mTOR e gli­co­ge­no sin­ta­si chi­na­si.

Ciò com­por­ta, olt­re a un fisi­co “pom­pa­to”, un aumen­to del­la resis­ten­za allo sfor­zo fisi­co e, di con­se­guen­za, un importan­te miglio­ra­men­to del­le per­for­mance spor­ti­ve. Tali indi­ca­zio­ni han­no esclu­si­v­a­men­te sco­po infor­ma­tivo e NON inten­do­no in alcun modo sosti­tuir­si al pare­re di un med­ico o favor­i­re l’uti­liz­zo di ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti, né tan­to meno pro­muo­ve­re spe­ci­fi­ci pro­dot­ti com­mer­cia­li, even­tu­al­men­te indi­ca­ti a puro sco­po infor­ma­tivo. Il ricor­so agli ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti al di fuo­ri del­l’am­bi­to med­ico è una pra­ti­ca per­i­co­losa ed aberran­te dal­la qua­le ci dis­cos­ti­amo COND­ANN­AN­DO­LA E SCORAG­GI­AN­DO­LA nella manie­ra più asso­lu­ta. Si veda a tal pro­po­si­to la lis­ta degli effet­ti col­la­te­ra­li gene­ri­ci rela­ti­vi agli ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti o quan­to pubbli­ca­to in cal­ce all’ar­ti­co­lo. Per ques­te ragio­ni l’au­to­re decli­na ogni responsa­bi­li­tà per dan­ni, pre­te­se o per­di­te, diret­te o indi­ret­te, deri­van­ti dal­l’­uti­liz­zo di tali infor­ma­zio­ni. Cer­ta­men­te alcu­ne del­le sostan­ze che veni­va­no uti­liz­za­te, in un pas­sa­to anche recen­te, posso­no aumen­ta­re il rischio di svi­luppa­re un tumo­re.

Per­i­co­li gene­ra­li lega­ti allo spac­cio ille­ga­le di sostan­ze

La ter­a­pia può causa­re nau­sea, vomi­to e calo del­la pres­sio­ne san­gu­i­gna quan­do il pazi­en­te è in pie­di. RM di con­trol­lo devo­no esse­re ese­gui­ti da 3 a 6 mesi dopo l’inizio del­la ter­a­pia o nel caso ci sia­no cam­bia­men­ti nei sin­to­mi o nel­le con­di­zio­ni del pazi­en­te. I pazi­en­ti affet­ti da dis­or­di­ni ipo­fi­sa­ri posso­no esse­re segui­ti anche da spe­cia­lis­ti in endo­cri­no­lo­gia ripro­dut­ti­va sia maschi­le sia femmi­ni­le. Dal pun­to di vis­ta chi­mi­co il tren­bo­lo­ne (TREN) è un deri­va­to del nan­dro­lo­ne, a sua vol­ta deri­va­to del tes­to­ste­ro­ne. Le infor­ma­zio­ni riguar­d­an­ti l’utilizzo dell’estrone in ambi­to vete­ri­na­rio sono poche.

  • L’ormone andro­ge­no si chi­ama diidro­tes­to­ste­ro­ne o DHT, ed è tal­vol­ta cor­re­la­to all’alopecia gene­ti­ca , cioè  se hai eredi­ta­to l’alopecia e il tuo livel­lo di andro­ge­ni è alto, per­derai sen­za dub­bio i capel­li mol­to più velo­ce­men­te , soprat­tut­to se con­su­mi spes­so ana­bo­liz­zan­ti.
  • L’oxandrolone ha un alto rap­por­to tra atti­vi­tà ana­bo­li­ca e andro­ge­ni­ca, che lo ren­de par­ti­co­lar­men­te adat­to per l’uso nel­le don­ne.
  • Gli ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti sono sostan­ze che eser­ci­ta­no nell’organismo un’azione simi­le a quella del tes­to­ste­ro­ne l’ormone ses­sua­le maschi­le pro­dot­to dai testi­co­li da cui sono deri­va­ti.
  • Si ritiene che gran par­te dell’effetto sia asso­cia­to a spe­ci­fi­che alca­midi chi­ama­te maca­midi, che posso­no aumen­ta­re il nume­ro e la moti­li­tà degli sper­ma­to­zoi, ma non influ­en­za­no i livel­li di T [ 98 ].

Se si ha la sen­sa­zio­ne di dipen­de­re dag­li ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti, rivol­ger­si al più pres­to al pro­prio med­ico curan­te. A cau­sa dei pos­si­bi­li rischi per la salu­te, è importan­te segui­re le istru­zi­o­ni del med­ico per l’assunzione del farm­a­co. Cir­ca 3–4 mili­o­ni di per­so­ne negli Sta­ti Uniti fan­no uso di ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti per sco­pi non medi­ci.

Ormo­ni andro­ge­ni e ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti

Se gli effet­ti nega­ti­vi sul pia­no fisi­co sono piut­tosto noti e dif­fu­si tra gli abus­a­to­ri di Ste­ro­idi Ana­bo­liz­zan­ti, non sono altrett­an­to chia­re le con­se­guen­ze sul pia­no Psi­co­lo­gi­co e Psi­ch­ia­tri­co di ques­ta pra­ti­ca. IlTes­to­ste­ro­ne pro­pria­men­te det­to fu iso­la­to per la pri­ma vol­ta nel 1930 (David et al., 1935; Wett­stein, 1935). Nel­le deca­di seguen­ti ven­ne­ro sin­te­tiz­za­ti ana­loghi del Tes­to­ste­ro­ne, per un uti­liz­zo Med­ico Gene­ra­le e Psi­ch­ia­tri­co, in par­ti­co­la­re modo per il trat­ta­men­to del­la depres­sio­ne (Alt­schu­le and Til­lot­son, 1948; Gri­betz et al., 1955). In ques­ta recen­sio­ne, gli auto­ri pre­sen­ta­no lo sfon­do, i mec­ca­nis­mi e le appli­ca­zio­ni cli­ni­che attua­li e future dei SARM.

  • L’u­so di ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti com­por­ta il rischio di compar­sa di num­ero­si effet­ti col­la­te­ra­li.
  • In alcu­ne pubbli­ca­zio­ni è sta­to ripor­tato che il nan­dro­lo­ne risul­ta esse­re geno­tos­si­co nel test del micro­nu­cleo in vitro e nel test del micro­nu­cleo nel topo ma non nel rat­to e nel comet test di topo e rat­to.
  • A ques­to va, inolt­re, aggi­unta la scar­si­tà di stu­di sci­en­ti­fi­ci cond­ot­ti allo sco­po di ana­liz­za­re gli aspet­ti cri­ti­ci dell’uso impro­prio di tali farm­aci.
  • T può esse­re sog­get­to a ulte­rio­ri cam­bia­men­ti strut­tu­ra­li che porta­no alla pro­du­zi­o­ne di diidro­tes­to­ste­ro­ne 4 o est­ra­dio­lo (Figu­ra 1).
  • L’estrone eso­ge­no è som­mi­nis­tra­to nel cavallo da pres­ta­zio­ne, in modo par­ti­co­la­re ai caval­li cas­tra­ti come pre­cau­zi­o­ne con­tro l’e­mor­ra­gia pol­mo­na­re ind­ot­ta dal­l’e­ser­ci­zio fisi­co (EIPH), di cui for­se è com­po­nen­te l’insufficienza da stress dei capil­la­ri pol­mo­na­ri, e per i lie­vi effet­ti ana­bo­liz­zan­ti.
  • L’utilizzo di ana­bo­liz­zan­ti a sco­po di doping può com­port­are la compar­sa di seri effet­ti inde­si­de­ra­ti (effet­ti col­la­te­ra­li) e di rischi per la salu­te non­ché indur­re for­me di dipen­den­za (leg­gi la Bufa­la).

Gli andro­ge­ni han­no effet­ti importan­ti sul­le fun­zio­ni ses­sua­li sia nei maschi che nel­le femmi­ne, un dato coe­ren­te con l’espressione del­la AR nei sis­te­mi geni­to-uri­na­ri di ent­ram­bi i ses­si. Ment­re oggi il trat­ta­men­to dei sin­to­mi geni­to-uri­na­ri post-meno­pau­sa­li nel­le don­ne è tipi­ca­men­te incen­tra­to su ter­a­pie a base di estro­ge­ni, sto­ri­ca­men­te veni­va­no usa­ti sia andro­ge­ni che estro­ge­ni. In par­ti­co­la­re, FL442 ha man­ten­uto la capa­ci­tà di pre­ve­ni­re la pro­li­fe­ra­zio­ne cel­lu­la­re anche nel­le linee cel­lu­la­ri con muta­zio­ni AR che con­fe­ri­va­no resis­ten­za a enza­lu­t­ami­de. Gli ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti sog­get­ti a pre­scri­zio­ne medi­ca agis­co­no in modi diver­si per il trat­ta­men­to di alcu­ne pato­lo­gie. Gli ste­ro­idi ana­bo­liz­zan­ti sono i più comu­ni farm­aci per miglio­ra­re l’aspetto e le pres­ta­zio­ni (APED).

Duran­te l’esperimento, quat­tro su sei rat­ti han­no dimostra­to una com­ple­ta assen­za di sper­ma testi­co­la­re sen­za gra­vi­d­an­ze osser­va­te negli stu­di di accop­pia­men­to. Una vol­ta inter­rot­to il trat­ta­men­to, i topi han­no rigua­d­a­gna­to fer­ti­li­tà con gra­vi­d­an­ze suc­ces­si­ve al 100% (6/6) ent­ro 100 gior­ni dal­la sos­pen­sio­ne del trat­ta­men­to. In par­ti­co­la­re, l’S‑23 ha anche aumen­ta­to la mas­sa mus­co­la­re magra, la den­si­tà mine­ra­le ossea e la ridot­ta mas­sa gras­sa nei model­li di topo. Il recet­to­re degli andro­ge­ni (AR) appar­tiene alla super­fa­mi­glia dei recet­to­ri nuclea­ri dell’ormone ste­ro­ideo e il legame dei suoi ligan­di endo­ge­ni (cioè tes­to­ste­ro­ne e dii­dros­si­tes­to­ste­ro­ne) modu­la la sua fun­zio­ne come fat­to­re di tra­scri­zio­ne. Gli effet­ti dell’interazione tra AR e andro­ge­ni sono comples­si e varia­no a secon­da del ses­so, dell’età, del tipo di tes­suto e del­lo sta­to ormo­n­a­le. Ment­re l’AR è ampia­men­te noto per il suo ruo­lo nel­lo svi­lup­po e nel man­ten­imen­to ses­sua­le maschi­le, ha anche importan­ti effet­ti sul­la den­si­tà ossea, for­za, mas­sa mus­co­la­re, emo­poie­si, coagu­la­zio­ne, meta­bo­lis­mo e cogni­zio­ne.

Il trat­ta­men­to a base di tes­to­ste­ro­ne e S‑23 dei topi model­lo Dex ha anche bloc­ca­to l’upregolazione e l’attivazione del­le liga­si ubi­qui­t­in­i­che e di alt­re pro­te­ine ​​che aumen­ta­no il cata­bo­lis­mo cel­lu­la­re, tra cui MAF­bx, MuRF1 e FoxO. L’effetto comples­si­vo del trat­ta­men­to con S‑23 e tes­to­ste­ro­ne è sta­to quello di atte­nu­are gli effet­ti cata­bo­li­ci del­la som­mi­nis­tra­zio­ne di desa­me­ta­so­ne. Infi­ne, un espe­ri­men­to simi­le è sta­to cond­ot­to su topi cas­tra­ti per valu­t­a­re se l’S‑23 pot­esse sal­va­re i topi dall’atrofia mus­co­la­re ind­ot­ta dal­la cas­tra­zio­ne. Il trat­ta­men­to dei topi cas­tra­ti ha por­tato all’ipertrofia del mus­co­lo leva­to­re ani ris­pet­to ai con­trol­li eugo­na­di­ci, con atte­nu­a­zio­ne del­le ridu­zi­o­ni ind­ot­te dal­la cas­tra­zio­ne del­le con­cen­tra­zio­ni di IGF‑1. Risul­ta­ti simi­li sono sta­ti osser­va­ti in un model­lo muri­no di immo­bi­liz­za­zio­ne degli arti pos­te­rio­ri. Nel loro insie­me, ques­ti risul­ta­ti sup­port­a­no la con­clu­sio­ne che i SARM posso­no inver­ti­re e pre­ve­ni­re il cata­bo­lis­mo iatro­ge­no e ind­ot­to da malat­tia pur aven­do un effet­to mini­mo o un effet­to bene­fi­ca­men­te ant­ago­nis­ta sui tes­su­ti andro­ge­ni.

Effet­ti col­la­te­ra­li degli ana­bo­liz­zan­ti

Ad esem­pio, i cor­ti­cos­te­ro­idi posso­no esse­re uti­liz­za­ti per ridur­re l’infiammazione e alle­vi­a­re i sin­to­mi dell’artrite reu­ma­to­ide, dell’asma o di alt­re malat­tie auto­im­mu­ni. In ques­ti casi, l’assunzione di ste­ro­idi è strett­amen­te moni­to­ra­ta dal med­ico per evi­t­are effet­ti col­la­te­ra­li inde­si­de­ra­ti e garan­ti­re un uso sicu­ro. I cor­ti­cos­te­ro­idi sono pre­pa­ra­ti sin­te­ti­ca­men­te in modo da ave­re la stes­sa azio­ne del cor­tiso­lo (o cor­ti­so­ne), un ormo­ne ste­ro­ideo pro­dot­to dal­lo stra­to ester­no (cor­teccia) del­la ghi­an­do­la sur­re­nale, da cui il nome “cor­ti­cos­te­ro­ide”.

La cono­scen­za dei pres­un­ti bene­fi­ci ed effet­ti avver­si si basa esclu­si­v­a­men­te sui dett­ami dei pre­pa­ra­to­ri atle­ti­ci o pro­ven­go­no da arti­co­li a carat­te­re divul­ga­tivo avva­lo­ra­ti da impro­ba­bi­li fon­ti sci­en­ti­fi­che. Così come in Ita­lia, anche nei Pae­si Bas­si la pro­du­zi­o­ne e il com­mer­cio sen­za licen­za di ana­bo­liz­zan­ti andro­ge­ni ste­ro­idei è vieta­to; tut­ta­via, l’acquisto https://redfordtheatre.com/wp-content/pages/esempi-di-pct.html ille­ga­le di tali pro­dot­ti in tut­to il mon­do appa­re abbastan­za sem­pli­ce, sia tra­mi­te i riven­dito­ri loca­li sia attra­ver­so il web. Tra gli effet­ti col­la­te­ra­li ris­con­tra­bi­li e i rischi che si incor­ro­no ad uti­liz­za­re stero­di ana­bo­liz­zan­ti sen­za una cono­scen­za sci­en­ti­fi­ca e medi­ca del­le sostan­ze, sicu­ra­men­te la tos­si­ci­tà epa­ti­ca è uno dei pro­ble­mi più comu­ni.

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